Cos’è il bullismo?
Il bullismo è un comportamento aggressivo che si protrae nel tempo e che, solitamente, prende di mira chi non è in grado di difendersi. Può comprendere attacchi diretti come violenza fisica (calci, pugni, spintoni…), violenza verbale (uso di nomignoli, battute di scherno, ingiurie, insulti…) e attacchi indiretti (isolamento dal gruppo, pettegolezzi, calunnie…).
Quando invece le azioni di bullismo si verificano attraverso internet (social, posta elettronica, chat, blog, forum) o tramite cellulare (invio di foto o SMS imbarazzanti) si parla di cyberbullismo. Bastano pochi clic per rovinare la reputazione di un ragazzo o per rovinargli la vita: uno studio condotto in Gran Bretagna ha dimostrato che oltre il 40% dei suicidi giovanili riportati dai media ha come causa il bullismo.
Chi è il bullo? Se cerchi su internet dei sinonimi del termine bullo, troverai queste definizioni: vandalo, teppista, sbruffone, borioso, spaccone, arrogante, sfrontato, ragazzaccio, malandrino… Sì, il bullo è tutto questo insieme: è un poco di buono che crede di essere chi sa chi e aggredisce chi gli capita a tiro, o meglio, il bullo va alla ricerca di individui che hanno la tendenza a dimostrarsi deboli e indifesi.
Ricordi quando ti ho parlato dell’importanza di emanare le giuste vibrazioni? Gli altri ti vedono così come ti vedi tu: se ti senti insicuro, debole, privo di forza interiore, sarai per i bulli un bersaglio facile, perché i bulli traggono soddisfazione dal tormentare le persone che pensano siano più deboli di loro.
È importante, dunque, mantenere alta l’autostima: devi vederti come una persona forte, sentire il tuo valore, la tua grandezza, e solo allora emanerai la giusta aura vibrazionale che indurrà i bulli a stare alla larga da te, e nel caso in cui dovessero provarci, tra poco scoprirai come comportarti.
Perché alcuni fanno i bulli? Per diversi motivi:
- Sono anche loro vittime del bullismo e pensano di acquistare potere facendo i bulli a loro volta.
- Si ispirano a cattivi esempi (forse sono stati trattati male da genitori, fratelli maggiori o altri familiari o parenti, o forse hanno visto questi comportarsi ripetutamente male con altri).
- Sono fondamentalmente degli insicuri che assumono un’aria di superiorità per mascherare la loro inquietudine, il loro disagio e la loro inadeguatezza.
Come vedi, non c’è alcun motivo per temerli, semmai per commiserarli. I bulli sono ragazzi con molti più problemi di te, quindi non dare molto peso a ciò che dicono o fanno e, soprattutto, sforzati di capire che le vere vittime sono loro: i bulli sono nemici di se stessi, ragazzi la cui immaturità li spinge a comportarsi da bulli perché pensano che questo possa renderli popolari o dare loro potere, mentre tu sai che il vero potere viene da dentro e dal sapere che sei una persona con sani principi e valori, non dimenticarlo.
Come agire se sei vittima di bullismo: 7 consigli pratici
- Non reagire.
Se ti agiti, se te la prendi e fai capire al bullo che ti ha offeso o ferito, fai il suo gioco. Il bullo gode se riesce a farti stare male; se, invece, non gli dai retta e vai per la tua strada, dimostri sicurezza e autocontrollo, e questo lo scoraggerà dal compiere ulteriori tentativi.
- Non vendicarti.
Se il bullo ti provoca, perché quello è il suo scopo, ignoralo e allontanati facendo finta di niente. Se reagisci, se gli fai capire che ti ha offeso o ferito, non farai altro che incoraggiare il suo comportamento.
- Evita le situazioni a rischio.
Evita i luoghi e le situazioni che potrebbero esporti al suo attacco. Se è il caso esci con un amico, frequenta luoghi pubblici, stai con altre persone. Non andare nei posti frequentati dal bullo: evitalo, cambia aria, cambia ambiente, ma senza darglielo a vedere perché altrimenti potrebbe prenderti ancor più di mira.
- Sorprendilo con le tue risposte.
Pensa a qualcosa che ti fa veramente ridere e ridi di cuore, qualsiasi cosa ti dica. Se il bullo nota che ciò che ha detto suscita il tuo sorriso e la tua ilarità, non saprà più come procedere: lo hai spiazzato perché il bullo si aspetta che tu pianga, non che tu rida.
Se poi ha diffuso pettegolezzi e calunnie sul tuo conto non demoralizzarti. A chi ti riferisce ciò che il bullo dice in giro, di’ semplicemente che la cosa non ti sfiora affatto perché non corrisponde a verità e non ha niente a che fare con te.
- Mostrati sicuro e non spaventato.
Il modo in cui cammini per strada è molto importante: tieni la testa alta e osserva con la coda dell’occhio chi ti sta attorno, sentiti sicuro di te stesso. Se sei consapevole del tuo valore, gli insulti e le aggressioni del bullo non potranno scalfire le tue certezze o ferirti in qualche modo.
- Dillo a qualcuno.
Non vergognarti di parlare con i prof o con i tuoi genitori di quanto ti è successo e non avere paura di eventuali ritorsioni. Se il bullo ti ha minacciato dicendoti che non devi dire niente a nessuno, non prestargli ascolto, fatti coraggio e parla dell’accaduto con una figura autoritaria: genitore, docente, preside…
Puoi anche confidarti con un amico e farti dare una mano. L’importante è parlarne con qualcuno, perché se non lo fai dimostri al bullo che hai paura e che sei un codardo, e questo lo incoraggerà ulteriormente a perseguitarti.
- Aiuta chi, come te, è stato preso di mira da un bullo.
Se sei stato vittima di attacchi da parte di un bullo e te la sei cavata in qualche modo, magari seguendo questi semplici consigli, aiuta altre vittime dando loro suggerimenti su come agire e incoraggiandoli a denunciare e a segnalare il problema: l’unione fa la forza.
Questo articolo è tratto dal libro Come diventare bravo a scuola di Bianca Rifici
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