Prendiamo le distanze dai pensieri perché noi non siamo i nostri pensieri
Molte delle nostre sofferenze, dei nostri dolori, dei nostri problemi derivano dal fatto che ci identifichiamo con i nostri pensieri, crediamo erroneamente di essere i nostri pensieri e fino a quando non ci convinceremo che i pensieri non sono nostri continueremo a soffrire, ad alimentare quel “corpo di dolore” che contraddistingue il nostro apparato psicofisico.
Dobbiamo capire che la mente è un organo e che al pari degli altri organi ha una sua funzione: produrre pensieri, ma noi non siamo i nostri pensieri, questi pensieri non ci appartengono, non dobbiamo essere interessati ad essi, lasciamoli scorrere, non analizziamoli, non condanniamoli, non giudichiamoli, non indugiamo su di essi, osserviamoli semplicemente, senza prenderli sul serio.
Osservare i pensieri senza identificarci con essi, significa riappropriarci del nostro ruolo di “padrone”. Continua a leggere